Cotone: viene pronunciato nella nostra quotidianità quasi continuamente. E’ una delle fibre più comuni ma allo stesso tempo più ricercate, ottenute tessendo filati di cotone ricavati dalla peluria di cui sono ricoperti i semi del Gossypium.
Il cotone viene utilizzato non solo per tessuti fatti a telaio ma anche per magline e jersey.
Cotone, cos’è e da cosa deriva
Si tratta di una fibra tessile ricavata dalla bambagia che ricopre i semi della pianta Gossypium; è forse uno dei tessuti più storici, tanto che in alcuni scavi sono stati rinvenuti frammenti di cotone risalenti al V millennio a.C.
La storia del cotone ha mostrato come da oltre 7000 anni questa scoperta fa parte della nostra quotidianità ma è solo dall’800 che viene importato in Europa arrivando sulle coste siciliane. Grazie alla rivoluzione industriale poi, il cotone entra a far parte a tutti gli effetti dell’industria tessile e di moda diventando uno dei prodotti eco-friendly più amati di sempre.
Ad oggi il cotone viene utilizzato soprattutto nel settore tessile sia nella variante naturale grezza, sia in quella colorata. Apprezzato poiché non ha bisogno di particolari cure, risulta 100% naturale ma anche biodegradabile ed ecologico. Leggero e piacevole sulla pelle, viene consigliato per la grande delicatezza tanto da essere tollerato anche dalle pelli più sensibili. Marcia in più è l’aspetto riciclabile unito alla sua resistenza.
Le caratteristiche
Il cotone ha come tratto distintivo una mano morbida ed un’elevata capacità di assorbimento; utilizzato soprattutto nel settore fashion, viene apprezzato anche nel mondo del design e dell’arredamento. Composto al 95% da cellulosa, va lavato a 60 gradi per garantire la conservazione delle caratteristiche principali.
Un altro vantaggio di questo tessuto è la sua capacità termica: non solo è in grado di mantenere il calore ma è anche in grado di resistere ad alte temperature mantenendo comunque tutte le proprietà originali.
Nonostante la gestione delle temperature risulta traspirante, per questo motivo permette al sudore di evaporare e viene utilizzato frequentemente per indumenti intimi.
Le tipologie
In commercio esistono diverse tipologie di questa fibra:
- Cotone biologico. È una fibra resistente e apprezzata per la sua delicatezza sulla pelle, viene largamente utilizzata anche nel settore dell’abbigliamento per bambini.
- Cotone percalle. È particolarmente pregiato e presenta una trama più fissa. Viene spesso utilizzato per la realizzazione di biancherie da corredo.
- A nido d’ape. È chiamato così per la sua tipologia di lavorazione che vede i fili intrecciarsi in modo da ricordare gli alveari.
- Jersey di cotone. Si tratta di un tessuto elasticizzato utilizzato frequentemente per la realizzazione di t-shirt o abiti.
- Rasatello. Si riconosce subito per il suo finish lucido e piacevole al tatto.
- Raso. È la versione più costosa e pregiata, si distingue per l’intreccio unico nel suo genere.
Cotone VS TNT, le differenze
Si sente spesso parlare di cotone ma è sempre questo il tessuto che maneggiamo? Dovremmo fare attenzione poiché talvolta si può fare confusione con quello che viene definito TNT, cioè Tessuto Non Tessuto. Anche se simili a livello di estetica si tratta di due materiali differenti.
Zaini Mantha in cotone
Dietro ogni Mantha ci sono le idee, le attenzioni e le mani di Laura Guerrini.
Creativa, appassionata, ama perdersi alla ricerca di stoffe e tessuti, abbinando con cura trame e colori per raccontare storie e trasmettere emozioni.
Mantha nasce da questa passione e vuole essere un oggetto narrativo, che esprime appieno la personalità di chi lo sceglie e lo indossa.