Lavorazione della lana: una fibra tessile naturale, si ottiene dalla pelliccia di ovini per lo più ma anche da conigli e camelidi mentre in produzione decisamente minore dal vello di Yak e Antilope Tibetana.
Tantissime le testimonianze del suo uso già nella preistoria, calda al tatto e termicamente isolante, tra le fibre naturali è quella con maggior resistenza a batteri e muffe.
Lana, la sua storia
La lavorazione della lana è antica quanto l’uomo, la sua storia risale infatti alle origini della civiltà; fin dall’età del bronzo il suo uso è attestato ed effigiato, esistono immagini di tosatura delle pecore per ricavarne materiale di copertura.
Ma sono i Babilonesi a scoprire la sua lavorazione; in effetti la sua primaria metodologia di lavorazione era affidata alle dita, attorcigliandone i batuffoli per poi successivamente stirali, ottenendo una sorta di filato che veniva via via intrecciato ai fili successivi.
Erano i primi tessuti, ovviamente grezzi ma decisamente caldi e sortivano l’effetto voluto: tenere il corpo al caldo.
Insieme all’agricoltura la lana ed il suo uso sapiente era importante per l’uomo primitivo al punto da far comprendere quanto il bestiame potesse diventare moneta di scambio: i Babilonesi infatti allevavano greggi ad uso alimentare ma anche per poter filare la lana, anche se in modo molto grezzo.
La lavorazione della lana si estese velocemente nel tempo in Medio Oriente, ma anche in Grecia e in Egitto. Successivamente anche la Spagna e l’Italia settentrionale si interessarono alla lana, questo creò un enorme mercato di corporazioni di lanari, i maggiori centri si trovavano a Brescia, Efeso e Tiatira.
Lana: caratteristiche, proprietà e pregi
Il colore caratteristico della lana è bianco o avorio mentre il nero che fa parte delle pecore morette è considerato filato di minor pregio. Il suo pregio come materiale per proteggere dal freddo è conosciuto fin dall’antichità ma le sue caratteristiche ed i pregi variano in base alla tipologia di filato ottenuto ad esempio la lana Mohair o la lana Cashmere sono lane pregiate e considerate di lusso, si usano principalmente per capi luxury.
Tra le proprietà della lana ricordiamo l’altissimo coefficiente termico, ben si adatta a tutte le temperature, tanto che i nostri avi la usavano indifferentemente in tutte le stagioni, intrappolando molta aria si trasforma in un ottimo filato isolante. Arriva ad assorbire acqua fino al 30% del suo peso, e sudore, offre protezione dai raggi UVA, inoltre viene definito tessuto resiliente per la sua capacità di riprendere la forma originaria dopo il lavaggio.
Tra le caratteristiche della lana che ne fanno anche un pregio, ci sono le sue proprietà curative, la delicatezza del contatto con la pelle stimola i capillari, rilassa i muscoli grazie al leggero effetto del micro massaggio.
Lo sapevate che esiste una lana che gli Inca consideravano la fibra degli dei? La lana di Vigogna si ottiene da un mammifero che vive in Perù e che oggi è quasi estinto proprio per la finezza della sua pelliccia. Pensate che per realizzare un cappotto di Vigogna occorre la pelliccia di circa 25 esemplari.
Zaini Mantha in lana
Dietro ogni Mantha ci sono le idee, le attenzioni e le mani di Laura Guerrini.
Creativa, appassionata, ama perdersi alla ricerca di stoffe e tessuti, abbinando con cura trame e colori per raccontare storie e trasmettere emozioni.
Mantha nasce da questa passione e vuole essere un oggetto narrativo, che esprime appieno la personalità di chi lo sceglie e lo indossa.